Quel giorno a Parigi

Unica certezza 
la penombra che scivola 
sembra di condividere
lo stelo con il fiore del muschio
soffice tutto quanto si allinea al respiro
un pertugio di spigoli
e più ampio resiste 
il cerchio da compiersi ai sensi
ai sogni a soggetto 
dopo occhi vivi prestati alla luna,
a viaggiare sui bordi mi cadranno
battiti di ciglia stupiti
da occupare lo spazio pendolare. 
Quel giorno a Parigi mi porti 
a vedere un abito nuovo della bellezza 
alle spalle vuoti di forma 
essendo soli ‐ovvero 
con una piccola valigia 
migrati da due memorie, e un filo.